L’esperienza di volontariato in una scuola per bambini svantaggiati ha cambiato la vita dell’architetta indiana Pooja Rai. Durante le giornate come volontaria, vedeva i bambini giocare con oggetti diversi da quelli utilizzati solitamente. Ed è proprio in quel momento che nacque il desiderio di creare qualcosa per dare l’opportunità ai bambini meno fortunati di giocare, indipendentemente dalla loro situazione economica.
Nuovi parchi giochi nelle città dell’India
Assieme ad alcuni amici, l’architetta decise di costruire il primo parco giochi per la scuola. Non c’erano risorse che potesse aiutarli ma solo una brillante idea e molti rifiuti locali. L’architetta Pooja Rai iniziò così a raccogliere pneumatici e oggetti rotti per dar loro una nuova vita e donare una nuova speranza ai bambini dell’India.

Dopo la costruzione del primo parco giochi, ci furono altre richieste da varie città dell’India, così Pooja Rai e alcuni amici fondarono Anthill Creations, un’organizzazione senza scopo di lucro con l’obiettivo di creare degli spazi aperti nuovi, sostenibili e finalizzati ad aumentare il benessere della società. A causa della povertà, negli ultimi anni in India, gli spazi di gioco all’aperto stanno scomparendo e Anthill Creations ha l’obiettivo di limitare il più possibile questo fenomeno affinché ogni bambino abbia il diritto di giocare.
Come vengono costruite le nuove aree da gioco?
Dal 2016 Anthill Creations ha costruito 275 aree da gioco con l’aiuto di 800 volontari in tutta l’India, promuovendo il gioco negli spazi pubblici, nelle scuole e nei campi profughi. Prima di procedere alla costruzione, Poja Rai parla con i bambini per capire i loro desideri, cosa piacerebbe aver loro in quello spazio e dopo delle lunghe chiacchierate progetta la nuova area gioco. Prima del loro utilizzo, i pneumatici vengono ispezionati, puliti, sistemati, colorati e in seguito composti tra loro per realizzare una struttura nuova e capace di far giocare i bambini in sicurezza. Utilizzando i rifiuti industriali l’associazione è riuscita a creare luoghi di svago per circa 200 mila bambini indiani.

E durante il Covid-19?
Durante il lockdown l’India ha vissuto un periodo veramente difficile e gli studenti si sono trovati completamente isolati poiché pochi disponevano di accesso a internet. Purtroppo, il Covid-19 ha interrotto la socialità tra i bambini e, di conseguenza, anche la costruzione di nuove aree adibite al gioco da parte dell’organizzazione. Anthill Creations però ha cercato una soluzione per permettere ai ragazzi di giocare anche all’interno delle proprie case, ed è proprio così che ha progettato le “Play in a Box”: delle scatole con delle attività per imparare giocando.
“Ci siamo concentrati nelle zone rurali dell’India, creando spazi importanti per le comunità locali. Il benessere dei ragazzini è troppo importante per un clima positivo all’interno della collettività. Se consideriamo anche l’implicito smaltimento d’ingenti quantità di rifiuti, possiamo senz’altro andare fieri delle nostre idee. Certamente l’aiuto dei privati, con donazioni e partecipazione attiva al progetto, è fondamentale, ma il nostro impegno è totale”. Anthill Creations.
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