Sette amanti della buona cucina, professionisti, amici legati dalla passione per il cibo e per la terra. Il codice etico che contraddistingue i loro piatti ed i loro prodotti si basa su sostenibilità e rispetto dell’ambiente, interpretato in modi diversi da ciascuno dei sette protagonisti.
Silvia Cappellazzo, Gennaro Alfieri, Marco Boscarato, Marco Bortolini, Alberto Toè, Ermanno Zago e Pierchristian Zanotto sono i Cuochi di Terra, gli ideatori di un progetto tutto Made in Treviso, all’insegna del buon cibo e della sensibilità verso il futuro del pianeta. La presentazione ufficiale ha avuto luogo il 30 aprile scorso, si è tenuta online ed è disponibile ancora oggi nella loro pagina Facebook dedicata.
Chi sono i sette eroi?
Fino ad ora sono stati solo nominati, ma non ti ho raccontato (in breve) la loro storia e cosa li ha portati ad adottare uno stile di vita green nei propri templi del cibo.
Silvia Cappellazzo, chef itinerante e docente di cucina naturale 100% vegetale, inizia il suo percorso verso la cucina consapevole venticinque anni fa, per curiosità personale più che per mestiere. Oggi più che mai è una sostenitrice di questo stile di vita e crede profondamente nella sinergia tra la Terra ed i suoi ospiti.
Gennaro Alfieri è il grande maestro della pizza. I suoi impasti sono stati premiati da Gambero Rosso e sono arrivati fino in Giappone, dove hanno riscosso un grandissimo successo. Dall’88 segue la sua attività di ristoratore e pizzaiolo nella pizzeria “All’Incrocio ” di Treviso.
Marco Boscarato, uno chef dall’animo letterario, amante di Kerouac e della cucina vegana. È proprio questa sensibilità che lo lega alla scelta dei prodotti naturali che utilizza in cucina. Oggi, insieme alla moglie Alessia, gestisce il suo ristorante vegan “Casa la Buona Stella.”
Marco Bortolini, destinato a diventare cuoco ancora prima di nascere, muove i primi passi in cucina nel ristorante dei genitori “da Gigetto” a Miane (TV). Nella cura dei suoi piatti vi è dietro una scelta minuziosa dei prodotti e dei fornitori.
Alberto Toè è il più giovane dei Cuochi di Terra ma non per questo il meno esperto: appena ventunenne ha il talento necessario per gestire il “Med” di Treviso, per il quale viene elogiato da Guida Ristoranti, Gambero Rosso e Guida de L’Espresso. La scintilla per la cucina consapevole arriva da un viaggio in Uganda che lo avvicina davvero al mondo del zero waste, che riprende a “Le Cementine” di Roncade dove ne è lo chef.
Ermanno Zago, assieme alla famiglia, gestisce il Ristorante “Le Querce”, unico locale in Veneto a rientrare contemporaneamente nei circuiti AIC (Associazione Italiana Celiachia) e AILI (Associazione Italiana Latto-Intolleranti). Collabora con queste Associazioni per andare incontro a tutti coloro che possiedono intolleranze ed allergie che non consentono di vivere la tavola come si dovrebbe.
Pierchristian Zanotto, dotato per natura di un grande spirito creativo, sviluppa due doti complementari: l’arte e la cucina. È proprio questo spirito artistico che porta la realtà del ristorante di famiglia, il “Gambrinus“, punto di riferimento dell’evoluzione della tradizione veneta.
La sostenibilità ristorativa in tutte le sue varianti
Cosa vuol dire, dunque, essere sostenibili ai fornelli? I Cuochi di Terra conoscono affondo tutte le risorse impiegate per la ristorazione e decidono di adottare le politiche di una cucina consapevole proprio per il bene dell’uomo. È sicuramente la strada più difficile da percorrere in termini di tempistiche e costi, ma a lungo termine è quella che dà più soddisfazione.
Ciascuno di questi 7 paladini della sostenibilità ha ideato modi diversi di prendersi cura della terra e dei suoi abitanti attraverso il cibo:
C’è chi punta su impianti fotovoltaici o macchine per filtrare l’acqua per evitare lo spreco di risorse preziose. Altri, invece, puntano sulle materie: l’orto “in casa”, le politiche zero waste e l’utilizzo di prodotti stagionali non trattati ed igienizzati, provenienti dai piccoli produttori locali. Fa tutto parte di una promessa dedicata all’ambiente che questi sette cuochi hanno deciso di rispettare attraverso la loro cucina.
Le iniziative intraprese sono volte ad abbattere l’impatto energetico, ottimizzare lo smaltimento dei rifiuti e migliorare il benessere dell’ambiente, del corpo e dello spirito.
E’ un lungo percorso che necessita di istruzione e studio costante. Infatti, quando si parla di sostenibilità, la conoscenza delle problematiche ambientali è determinante per la soluzione al problema e questi chef lo sanno bene: il loro obiettivo è proprio la condivisione della loro conoscenza. Ecco che li vediamo in azione anche in varie iniziative scolastiche, eventi pubblici in collaborazione con enti museali e poli didattici.
Non è solo una questione di protezione dell’ambiente e delle preziose risorse naturali. I clienti hanno l’onore di gustare piatti davvero genuini, sapientemente preparati da chi ha a cuore il loro benessere. Ciascun piatto racconta una storia che vale la pena saper ascoltare.
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