Molti anni fa, quando praticavo l’arte del giardinaggio, ho avuto una forte presa di coscienza nel momento in cui una donna, uscendo da casa, sbraitava a più non posso accusandomi di non aver dato del “veleno” a piante alte una decina di metri, malconce e deperite le cui radici erano infilate in un marciapiede di cemento della dimensione quadrata di 1 metro per 1 metro; vedevo la donna in stato di accusa davanti a piante malate, cementate, in un contesto urbano al limite dell’eco mostruosità nella provincia di Modena, che ardeva per un trattamento fitosanitario chimico pesante che includesse tutti gli alberi del quartiere. Poi non l’ho più udita e solo una voce diceva: “Stiamo dando veleno su veleno”.
Veleno nell’eco mostro urbano che da oltre cinquant’anni non s’è mai fermato di produrre inquinamento di vario genere e in varie forme compromettendo aria, acqua e suolo.
Così ho pensato che serviva una soluzione, valida ed efficace, ad impatto zero. Occupandomi di floriterapia, nella fattispecie fiori di Bach e rimedi californiani, ho cercato qualche formulazione per le piante in uno dei libri di testo fino a trovare le risposte che cercavo. Ho iniziato a riprodurre quelle formulazioni a base di fiori e ad erogarle nel contesto urbano di cui sopra. Con un paio di trattamenti si risolvevano problematiche come afidi su rose, cocciniglia, cocciniglia cotonosa e micosi di diverso genere e, in breve tempo, con grande stupore da parte dei miei colleghi, una risoluzione pratica ad impatto zero, l’avevo trovata.
Ma come funzionano esattamente i fiori di Bach sulle piante?
Essendo estratti acquosi, di fatto, non c’è un principio attivo, ma una frequenza del Fiore, sì, esattamente una frequenza, che si sintonizza come una musica sul problema da risolvere. Esempio: afidi su rose. Preparo una formulazione per infastidire gli afidi e questi, nell’arco di 10/15 giorni, spariscono, a volte anche prima. I fiori di Bach di fatto, si accordano con gli insetti donandogli un messaggio di purificazione talmente forte da non reggerlo (poiché anche gli insetti hanno una proprio frequenza a cui risuonano) e si trovano costretti ad andarsene, a sparire, a migrare, a volte, a morire; come una musica assordante, non resistono e soccombono. Nel frattempo il contesto ambientale circostante resta intatto, integro, quantomeno non deturpato né offeso. Sempre nel corso della mia arte di giardinaggio, diedi una formulazione per un giardino in cui una pianta di goji era stata sopraffatta dalla cocciniglia. In quel caso, non solo la miscela funzionò, ma ricevetti un interessante riscontro: da quando venivano erogati i Fiori nel giardino, erano tornate anche le lucciole, sparite ormai da anni!
Ogni Fiore scoperto dal Dott. Bach (1886 – 1936) rappresenta un aspetto della personalità umana. Egoismo, incertezza, paura, amore sono caratteristiche dell’animo umano e tutti questi aspetti hanno una propria e specifica frequenza. I Fiori di Bach si accordano con questi stati d’animo per ristabilirne l’equilibrio nel momento in cui si trova un eccesso o un difetto. Sulle piante i Fiori di Bach si espandono a maggior ragione grazie all’elemento vibratorio dato dall’ acqua: è attraverso l’acqua che il Dott. Bach ha estratto i suoi Rimedi e l’acqua ne è l‘elemento vettore. Gli studi che ho portato avanti negli ultimi quindici anni hanno dimostrato che i Fiori di Bach interagiscono direttamente con il campo vibrazionale elettromagnetico degli insetti. L’uso delle frequenze dei Fiori si sintonizza con il ciclo biologico di insetti e micosi provocandone la dissuasione e non la morte. In questo modo la biodiversità può essere mantenuta senza interferire con insetti utili, ambiente e altre forme di vita.
E se un giorno ci risvegliassimo in un mondo migliore anche grazie a queste frequenze?
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