Oggi 3 giugno 2021 si celebra la quarta edizione della giornata mondiale della bici, istituita dall’ONU nel 2018 con l’obiettivo di evidenziare i benefici di questo geniale mezzo di trasporto. La bici, infatti, una tra le invenzioni più innovative e al contempo semplici dell’uomo, vanta una lunga storia e ad oggi sembra possedere tutti i requisiti per diventare il mezzo del futuro.
La bici è un vero e proprio cocktail di praticità, economicità, divertimento, salute e amore per la natura.
Il papà della bici moderna è il conte tedesco Karl von Drais, che nel 1817 debuttò nel mondo della logistica con la sua Laufmachine (macchina da corsa), che presto raggiunse il resto del mondo registrando fin da subito un successo esorbitante.
Oggi il successo della bici è ancora enorme: il mezzo si è evoluto, diventando congeniale alle esigenze di tutti. Comprare una bici equivale ormai ad acquistare un paio di scarpe: il cliente deve trovare il modello che meglio gli calza; dopodiché la bici diventa il suo fedele compagno di viaggio, proprio come lo è un paio di scarpe confortevoli.
Pedalare: un viaggio verso la depurazione
Attualmente stiamo vivendo una fase storica di transizione: per effetto del Covid-19 le nostre abitudini di viaggio sono cambiate. Ha, infatti, preso il sopravvento una rivoluzione logistica radicale, che trova nella bici un cuore pulsante.
Il fascino del due ruote, che si era un po’ perso negli ultimi tempi, sta tornando alla luce: il prototipo del viaggiatore viene associato sempre più alla bicicletta, un’immagine che fino a qualche tempo fa apparteneva al passato, ma che è indubbiamente tornata a dominare la scena presente e si sta creando il percorso per diventare anche immagine protagonista del futuro.
Un viaggiatore deve essere curioso, sapersi perdere nella natura e nei paesaggi che attraversa; deve far fatica, perché la fatica è la miccia che lo fa esplodere di gioia una volta raggiunta la meta; deve far viaggiare la mente, farsi ispirare da ciò che lo circonda e scatenare la propria fantasia e creatività; deve potersi fermare ogni volta che desidera, perché se ci si sente trasportati dalla scia che emana un luogo, è d’obbligo farci sosta e respirarne l’aria; non deve mai essere superficiale, deve essere sempre cosciente e consapevole delle sue azioni. Un viaggiatore può definirsi tale solamente nel momento in cui viaggia nel rispetto di se stesso e dell’ambiente. La bici diventa quindi il tool che ci permette di essere veri viaggiatori.
Quest’anno, in cui la sensibilità per l’ambiente sta crescendo nelle coscienze della maggior parte delle persone, la giornata dedicata alla bici, simbolo della mobilità green, è arricchita quindi dalla centralità del sostenibile. La Terra ci sta chiedendo amore, sta invocando il nostro aiuto, e per noi è giunta l’ora di prendercene cura; come? Spostandoci in bici.
Bici = vita
Insomma, andare in bici fa bene a noi e al nostro Pianeta.
La bici non è semplicemente un insieme di pezzi senza senso ed identità; è, per contro, un po’ l’emblema della vita di ciascuno di noi: per muoverci e fare passi, anzi, pedalate in avanti dobbiamo faticare un minimo, chi più chi meno, ma alla fine questa fatica ci viene sempre ripagata nel momento in cui raggiungiamo la meta; una volta lì ci fermiamo un istante e ci godiamo il momento, e la soddisfazione che proviamo è ancora più grande perché il merito è nostro, perché abbiamo fatto tutto da soli; e poi ripartiamo e il ciclo ricomincia. E durante il percorso in sella alla nostra bici vediamo cose nuove e ci arricchiamo di esperienze di cui poter narrare. La storia che più racconteremo? Quella di aver visto con i nostri occhi la Terra provare sollievo mentre sfrecciavamo sulla nostra bici per le strade del mondo.
Bici è vita, in tutti i sensi: mantiene in vita noi, alimentando il nostro benessere fisico e mentale, e mantiene in vita il nostro Pianeta, non emettendo alcuna sostanza inquinante.
Scendiamo quindi in garage, spolveriamo la nostra bici e rimettiamoci in sella!
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