Sperimentata per la prima volta grazie al consiglio di un amico, Casa la Buona Stella è stata una felice scoperta nel campo della ristorazione. Questa attività, nata dieci anni fa ad opera di Marco Boscarato e Alessia Carraro, marito e moglie, in una delle aree più tranquille e belle del Montello ci è sembrata subito perfetta per il nostro magazine.
Abbiamo quindi contattato Marco e Alessia che, molto gentilmente, si sono prestati a farsi intervistare da noi di The Green Army per raccontarci del loro progetto.
Allora, Marco, da dove nasce l’idea di aprire Casa la Buona Stella?
Io e Alessia veniamo da due retroterra molto diversi, ma la nostra Casa è il nostro modo di rendere concreta la nostra idea di accoglienza e ristorazione.
Quali sono le vostre esperienze passate e cosa vi ha portato quindi a questa scelta?
Io ho sempre lavorato nel mondo della ristorazione, perché era quella l’attività di famiglia. Con i miei genitori abbiamo infatti gestito fino al 2007 la Trattoria dall’Amelia di Mestre, mentre nel frattempo mi laureavo prima in Economia Aziendale e poi in Storia Moderna. Alessia invece è laureata in Antropologia.
Insieme abbiamo deciso di aprire Casa la Buona Stella per offrire una cucina che fosse principalmente vegetariana e vegan, ma sempre legata alla nostra terra e alla nostra tradizione.
Cosa intendi?
Vedi, per noi è importante offrire ai nostri ospiti un’esperienza. Crediamo nella “ristorazione di personalità”. Le persone non vanno al ristorante solamente per riempirsi la pancia: il cibo non è solo nutrimento, ma un’occasione di relazioni. A Casa la Buona Stella, che non si chiama così per caso, vorremmo che i nostri ospiti trovassero un’atmosfera familiare, nella quale c’è anche un po’ della nostra storia. Essendo entrambi appassionati di letteratura e di poesia, chi ci viene a trovare trova anche alcuni dei nostri libri, perché ogni luogo ha una sua anima.
Per quanto riguarda poi la cucina vera e propria, molti ora offrono piatti vegetariani o vegani in alternativa a quelli tradizionali. Noi facciamo esattamente il contrario: offriamo alternative a base di carne a chi magari in quel momento preferisce gustare quel tipo di piatti.
Mi dicevi che comunque, a prescindere dal tipo, tutti i tuoi prodotti sono attentamente selezionati.
Sì, sia per quanto riguarda la cucina tradizionale con piatti a base di carne o latticini, che quella vegetariana e vegana, ogni piatto viene creato con prodotti che scegliamo con molta cura. Riusciamo anche a produrre noi alcuni ortaggi e ovviamente tutte le erbe spontanee, che utilizziamo in varietà durante tutto l’arco dell’anno. Altri ingredienti invece ci vengono forniti da produttori locali certificati biologici o che abbiamo scelto per la loro attenzione alle tecniche produttive rispettose dell’ambiente e della salute delle persone.
Inoltre siamo molto attenti alla stagionalità di ciò che offriamo: questo è fondamentale quando si vuole creare piatti saporiti e salutari.
Ecco, a questo proposito, come definiresti la tua cucina?
Come ti dicevo, la nostra è una cucina che è assolutamente legata alla terra in cui nasce. Noi non facciamo alta ristorazione: l’anima della nostra cucina è sempre la semplicità della tradizione, a cui però ogni volta aggiungiamo il nostro tocco, quel qualcosa in più che ci distingue e che vorrebbe offrire una esperienza differente rispetto ad andare nel classico agriturismo o osteria.
Per farti un esempio, il pane è prodotto da noi ed è fatto con lievito madre; inoltre recentemente abbiamo iniziato ad autoprodurre anche diversi fermentati come il kefir o i fermentati Nam Mak, che utilizziamo per le nostre sperimentazioni.
C’è anche un’attenzione particolare al concetto del “non spreco”.
Certamente, per noi è fondamentale. È una questione etica prima di tutto. La nostra filosofia si allinea pienamente con la lotta allo spreco alimentare che, soprattutto nel mondo della ristorazione, è molto presente, ma soprattutto crediamo che un prodotto da lavorare in cucina sia un dono. Noi ci mettiamo il nostro ingegno, la nostra personalità e tutta l’attenzione che possiamo dedicargli. Sarebbe assurdo considerarlo alla fine come un asettico scarto di lavorazione. Quello di buono che ci viene offerto viene utilizzato, quel che di buono non possiamo usare in cucina va a finire nel compostaggio e torna in forma rinnovata, dopo essere diventato terra buona.
Casa la Buona Stella non è la sola realtà che segue questo tipo di filosofia. Mi parlavi di un progetto di cui fai parte e che si chiama “Cuochi di Terra”. Di cosa si tratta?
“Cuochi di Terra” è un progetto che nasce tre anni fa dalle prime conversazioni con amici e colleghi, di cui fanno parte oggi sette progetti di cucina, noi compresi, differenti tra loro ma accomunati da un’idea di sostenibilità dell’offerta. Quello che viene consumato deve essere restituito all’ambiente, in varie forme: basta che rispetti la natura e i consumatori, evitando gli sprechi e offrendo nutrimento a corpo, anima e spirito.
Una filosofia che tu condividi anche in altri modi.
Sì, a Casa la Buona Stella teniamo anche corsi di cucina, in cui condividiamo volentieri i nostri piccoli segreti, insegniamo come prodursi il pane in casa o utilizzare le erbe spontanee.
Insegno inoltre in diversi corsi formativi e professionalizzanti, oltre ad offrire servizi di consulenza. Ho iniziato cinque anni fa a Casa la Buona Stella, poi sono stato tra i docenti di un corso per giovani “Eco-Chef”. Lo scorso anno mi è stato assegnato l’incarico di formatore per l’area professionale di un corso per “Operatori della ristorazione” presso Enaip di Noale, che si è concluso, anche grazie al contributo degli altri docenti, con successo: 12 allievi promossi su 12 e alcuni hanno già trovato lavoro. Infine sto mettendo a punto un libro-corso sul concetto di “cucina relazionale”, che vorrei riuscire a pubblicare entro l’estate, proposto all’interno del sito www.vegchefdiverso.it
Come coniughi il fatto di essere legati alla tradizione con il mondo del digitale?
Il fatto che siamo così legati alla tradizione e alla terra non ci impedisce di avvicinarci al digitale e alle nuove tecnologie. Anzi, credo che solo un approccio consapevole, che non dimentichi la nostra imprescindibile umanità, ma che allo stesso tempo sia capace di confrontarsi con il mondo che cambia, consenta da un lato di cogliere le opportunità positive che possono offrire, dall’altro di non farsi sopraffare. Cerchiamo, per così dire, di “cavalcare la tigre”. È per questo che siamo molto presenti nel mondo del Web e dei social, dove condividiamo le nostre esperienze e tutte le novità.
Per saperne di più su Casa la Buona Stella e rimanere sempre aggiornati sulle novità:
Marco Boscarato dice
Grazie Angelo e Marica, per la vostra intervista e il vostro articolo, molto gratificanti per noi! Uno sprone e un invito a fare sempre meglio e a cercare di essere sempre più attenti nei confronti dei nostri ospiti e dell’ambiente, che ospita noi!
Angelo Callegarin dice
Grazie a voi per l’intervista e complimenti ancora per l’attività e le iniziative che state portando avanti!
Alince dice
Ho consciuto Marco e Alessia in un’occasione speciale. Non sono vegetariana né vegana, ma quello che ho assaggiato nel meraviglioso ambiente di Casa La Buona Stella mi ha piacevolmente stupita. Marco è un cuoco davvero eccezionale e Alessia ti fa sentire…a casa. Consiglio vivamente!
Pierchristian dice
Bravi Marco e Alessia!
L’articolo descrive bene l’atmosfera fuori dal tempo che si respira a Casa la buona Stella, oltre alle vostre belle personalità!
Un abbraccio
Carla Gasperoni dice
Ho conosciuto Marco, casualmente, in un momento difficile per la mia vita e i suoi discreti consigli sono stati tasselli importanti per il mio percorso verso la guarigione…per me cenare da Marco e Alessia è “stare bene” , nella mente, nel cuore e nel corpo!…e chissà che riesca a fare, prima o poi, anche un corso di cucina!!😃😃
Giuliano dice
Abbiamo cenato a Casa la Buona stella con un bel gruppo di amici reduci da un corso di cucina tenuto da Marco….un esperienza bellissima….dal cibo alle chiacchiere….non ci siamo neanche resi conto che avevamo passato mezzanotte….per dire quanto sono volate le ore gustando per me soprattutto tante novità….bravi tutti e due sia Marco che Alessia
Linda Busato dice
Io ho conosciuto Marco e Alessia qualche anno fa partecipando ad un corso sui fermentati tailandesi e mangiando lí per il pranzo, è nata una amicizia e intesa nella cucina, che grazie a Marco mi ha stimolato di fare dei corsi di cucina assieme a lui. Questo mi rende onore. Grazie Marco e Alessia che sono entrambi affezionata.
Marco Boscarato dice
Leggo solo ora i commenti, grazie veramente di cuore a voi tutti! Marco