Esploratore di boschi e paludi, ma anche girovago degli abissi: si chiama Sebastian Colnaghi ed è un green influencer di 22 anni con oltre 2 milioni di follower. Qualche giorno fa, abbiamo avuto il piacere di intervistarlo e farci raccontare la sua storia, dai suoi primi passi in mezzo alla natura, fino alle giornate ecologiche che organizza regolarmente per ripulire le spiagge della sua amata terra, la Sicilia, dalla plastica.
Sebastian, cosa ti ha spinto a dedicarti alla natura e alla sua salvaguardia?
Il mio amore nei confronti della natura è cominciato quando ero bambino. Fin da piccolo ho avuto la fortuna di abitare in una villetta immersa nel verde e a pochi passi dalla spiaggia. Qui, grazie a una curiosità innata, ma anche e soprattutto all’incoraggiamento dei miei genitori, ho cominciato a esplorare, riconoscere e amare l’ambiente naturale che mi circondava. Inizialmente, ricordo, ero intimorito dai rettili, dalle piccole lucertole che si inseguivano in giardino. Poi un giorno mio padre riuscì a prenderne una tra le mani e a mostrarmela da vicino e da lì ho capito che erano animali innocui e molto affascinanti.
Il fascino nei confronti dei rettili è poi cresciuto negli anni, fino a quando, a 12 anni, senza più alcun timore, sono riuscito a prendere in mano una biscia d’acqua. Oggi, accompagnato dal mio caro amico e ricercatore Matteo Di Nicola, vado regolarmente in cerca di anfibi e rettili rari in giro per l’Italia, allo scopo di raccogliere dati, monitorarli e salvaguardare il loro ecosistema.
Quindi il tuo lavoro come green influencer è iniziato dai rettili?
In realtà, non proprio. Negli anni, sono passato dall’esplorazione di boschi e paludi a quella dei fondali marini. Con il mare letteralmente sotto casa, ho seguito diversi corsi di sub fino a ottenere 4 brevetti: due di apnea e due di subacquea con bombole. Purtroppo, una volta sott’acqua, mi sono ritrovato in un mare di rifiuti di plastica ed è stata questa la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Mi sono subito rimboccato le maniche, partecipando a diverse giornate ecologiche di raccolta dei rifiuti sulle spiagge. Spesso e volentieri ero accompagnato da mio padre Renato.
Finalmente, nel 2018, ho deciso di organizzare io stesso questi eventi green sulle spiagge della mia amata Sicilia. In particolare, mi coordino con il comune di Siracusa, che ormai conosce bene le mie attività green, e con gli operatori ecologici associati, che durante le giornate ecologiche ci aiutano a smaltire i rifiuti raccolti secondo le regole della raccolta differenziata.
Durante uno di questi eventi abbiamo trovato una tanica di detersivo di plastica risalente al 1940. Trovare questi reperti inquinanti mi fa ricordare ogni volta della quantità di plastica che si accumula in mare negli anni e della resistenza di questi oggetti che purtroppo impiegano anche migliaia di anni a decomporsi.
I media ti definiscono un Green Influencer, in che modo influenzi i tuoi follower a partecipare ai tuoi progetti ambientali?
Per promuovere le giornate ecologiche utilizzo i miei canali social, principalmente la mia pagina instagram, che mi permette di raggiungere oltre 2 milioni di follower. L’importante per me è fare in modo che più persone possibile partecipino alla raccolta dei rifiuti, quindi cerco di spronare le persone mostrando la devastazione delle spiagge di Siracusa e la quantità di rifiuti di plastica che si accumula nei sacchi a fine giornata. A proposito di sacchi, ricordo sempre a tutti che non bisogna fare altro che portare guanti e tanta forza di volontà, perché ai sacchi ci pensano le ditte di smaltimento del comune.
Qual è un progetto che hai portato avanti di cui sei particolarmente fiero?
Al momento mi sto concentrando esclusivamente sulle giornate ecologiche di raccolta dei rifiuti lungo le spiagge. Mi rende particolarmente fiero vedere che un numero sempre più grande di persone partecipa a questi eventi. Molti sono ormai degli habitué, persone locali che mi conoscono e che tramite il passaparola portano amici e parenti agli eventi successivi. Altri, invece, sono ragazzi molto giovani che hanno scoperto l’evento dai social. Sono questi ultimi a rendermi particolarmente orgoglioso, dato che sono convinto che il futuro del nostro ecosistema dipenda soprattutto dai più piccoli, dalla loro educazione ambientale e da esperienze interattive come questa.
Le tue attività Green si svolgono principalmente in Sicilia, la tua terra, hai mai pensato di organizzare qualcosa anche in altre regioni d’Italia o all’estero?
Gli eventi che organizzo si svolgono esclusivamente in Sicilia. Questo perché a Siracusa ho ormai creato una rete di contatti che mi supporta nelle giornate ecologiche. Personalmente però, mi impegno ogni giorno, ovunque io mi trovi, a raccogliere tutti i rifiuti che trovo lungo il cammino. Il mio motto è: “lascia il posto più pulito di come lo trovi”.
Quali progetti hai in mente per il futuro?
Per il futuro non troppo lontano ho già qualcosa che bolle in pentola: sto lavorando a un libro. Senza dare troppi spoiler, l’idea è quella di condividere la mia storia e la mia filosofia di vita, spronando i lettori, attraverso suggerimenti e messaggi motivazionali, a intraprendere un percorso simile e altrettanto sostenibile. Non vedo l’ora di finirlo e condividerlo con i miei follower.
Ultima domanda: chi è la tua fonte di ispirazione, il tuo “green influencer”?
Sicuramente i miei genitori: è grazie al loro amore per la natura e al loro esempio che oggi organizzo giornate ecologiche e parlo ai miei follower di sostenibilità, di rettili rari e delle meraviglie naturali della Sicilia.
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