Greenflea è l’”eBay della sostenibilità”, una piattaforma rapida e intuitiva dove gli utenti comprano e vendono prodotti sostenibili: nuovi, a dimostrazione che un’alternativa eco-friendly è possibile, o di seconda mano, dando loro nuova vita.
Dall’abbigliamento, alla cura della persona, all’elettronica, all’infanzia, all’arredamento, ai libri. Ce n’è davvero per tutti.
Non è finita qui. Greenflea vuole essere protagonista attivo del cambiamento: il loro impegno concreto nella piantumazione di nuovi alberi è il cuore del progetto.
Siamo andati a conoscere Andrea che, insieme a Giulia e Laura, ha dato vita all’iniziativa.
Andrea, come è iniziato tutto?
Un anno fa, quando è nata l’idea, mi trovavo in Svizzera per lavoro. Lì c’è questa usanza di lasciare fuori casa gli oggetti che non hanno più un’utilità, affinché possano trovare un nuovo proprietario. Tra tutti, una ragazza che regalava dei mobili inutilizzati mi disse che reputava assurdo doverli buttare quando ancora in buono stato, data l’enorme quantità di materiali impiegati per realizzarli. Ho pensato quindi: “Perché non aprire un mercato delle pulci in formato digitale?”.
Inizialmente, infatti, prima del Covid-19, Greenflea era una piattaforma che consentiva agli utenti di incontrarsi personalmente e scambiarsi prodotti di seconda mano. Tuttavia, non sarebbe stato sicuro proseguire in questa direzione ed è per questo che ci siamo orientati verso un qualcosa di più innovativo.
Qual è la vostra missione?
Sicuramente incoraggiare acquisti più responsabili e spingere le persone ad abbracciare una filosofia del riuso, rendendo tutti i prodotti facilmente reperibili su un’unica piattaforma.
Tuttavia, l’obiettivo primario è quello di costruire una “macchina pianta alberi”. Una cospicua parte dei ricavi viene destinata alla piantumazione, di cui si occupa ZeroCO2, squadra di esperti a cui ci siamo affidati. A beneficiarne non è solo l’ambiente, ma anche le comunità locali a cui vengono donati gli alberi da frutto. Il loro valore è quindi doppio.
Cosa vi contraddistingue?
Ci differenziamo essenzialmente per due motivi:
- Il mercato di Greenflea è aperto a tutti. Ai privati che vogliono dare una seconda vita ad un oggetto che non utilizzano più, ma ancora in buono stato; alle piccole imprese, accuratamente selezionate, che adottano una filosofia incentrata sulla sostenibilità; alle persone sensibili alle tematiche green. Ci definiamo una vera e propria community, il cui obiettivo è quello di incentivare lo scambio e la comunicazione tra le persone.
- Al centro collochiamo il venditore, gli diamo lo spazio che merita, fornendogli gli strumenti per accrescere la sua visibilità online e riservandogli una comunicazione diretta con i nostri partners.
Quali obiettivi vi siete prefissati per il futuro?
In termini di impatto ambientale, l’obbiettivo nei prossimi cinque anni è di piantare più di 250.000 alberi tra Italia e Guatemala, consentendo l’assorbimento di 7 tonnellate di CO2. Parlando sempre di numeri, abbiamo stimato che, nello stesso arco temporale, l’acquisto di prodotti sostenibili e di seconda mano, risparmierà all’ambiente 45 tonnellate di CO2.
Il nostro progetto è quello di espanderci, portando Greenflea in Svizzera e in Germania. Contiamo poi di riuscire a gestire personalmente il programma di riforestazione.
Il traguardo più grande che ci auguriamo di poter raggiungere è sicuramente quello di diventare un punto di riferimento a livello europeo per gli acquisti sostenibili.
Per saperne di più e iniziare lo shopping puoi visitare il sito shop.greenflea.eu
“Ogni azione conta. Anche la più piccola può fare la differenza.”
Im dice
Articolo scritto in modo semplice e gradevole alla lettura,focalizza i punti principali senza diventare noioso. Complimenti alla scrittrice! L’iniziativa di Greenflea è lodevole, l’articolo mi ha fatto venire voglia di visitare il sito,ma ahimè è in manutenzione.