Da più di cinquant’anni l’azienda italiana Aquasan ha a cuore la sostenibilità ambientale. Si è impegnata nel concreto per contrastare il problema dell’inquinamento da plastica, proponendo filtri ecologici per acqua ad uso domestico come alternativa alle bottiglie.
In occasione del Salotto Greentoso, l’appuntamento settimanale dove raccontiamo i brand green attraverso un’intervista live su Instagram, abbiamo fatto una chiacchierata molto interessante con Simone Timolina, responsabile commerciale di Aquasan.
Com’è nato il progetto?
Tutto ebbe inizio intorno agli anni Settanta quando cominciò la produzione massiva di bottiglie di plastica che portò inevitabilmente a conseguenze disastrose per l’ambiente. A stupire, è la velocità con cui si sono trasformate da valore aggiunto a condanna per il pianeta. Al tempo avevamo già ipotizzato uno scenario simile: ci abbiamo visto lungo come si suol dire. Siamo stati i primi nel nostro paese a proporre un’alternativa sostenibile all’acqua in bottiglia, immettendo sul mercato dei filtri ad uso domestico, facilmente applicabili al proprio rubinetto di casa. Per darvi un’idea, una cartuccia Aquasan permette il risparmio di 100 bottiglie di plastica da 1L. Inoltre, coerentemente con la nostra filosofia, sosteniamo una produzione 100% italiana: si può parlare quindi di filiera corta.
In cosa vi distinguete?
Ciò che ci distingue è il nostro brevetto contro la proliferazione batterica grazie al quale abbiamo dato vita ad un sistema filtrante pratico, economico ed ecologico, in grado di garantire acqua buona e sana, eliminando i principali agenti inquinanti, quali metalli pesanti, cloro, pesticidi e microplastiche, scoperte in un secondo momento.
Cosa ci puoi dire rispetto alla potabilità dell’acqua?
A differenza di quello che si crede, l’acqua che arriva nelle nostre case è la più controllata perché sottoposta a controlli giornalieri. Inoltre, i dati parlano chiaro, l’Italia è il paese con la qualità dell’acqua più alta. Nonostante questo, siamo il paese in Europa con il più alto consumo di bottiglie di plastica. Basti pensare che solo noi ne utilizziamo 8 miliardi ogni anno, su un totale europeo di 46 miliardi. Questi numeri non sono assolutamente giustificati.
Inoltre, ci tengo a sottolineare che, a differenza di quello che molti credono, comprare bottiglie di plastica non comporta un risparmio a livello economico. O meglio, è così nell’immediato, ma se posso pagare qualche euro in più subito per avere poi un impatto ambientale minore, ho speso di meno. Tanto di guadagnato.
Oltre al consumo di bottiglie, qual è il maggior rischio per l’ambiente e per noi stessi?
Non ce ne rendiamo conto, ma la plastica è presente in qualsiasi cosa, non solo nelle bottiglie. Secondo uno studio, assumiamo molte microparticelle, di cui vi è traccia persino nel sangue umano e nei polmoni. Si tratta di un fattore legato non solo all’impatto ambientale, ma anche alla nostra salute. La plastica è dispersa nell’ambiente, in mare, viene ingerita dagli animali e anche da noi.
In quali progetti siete impegnati?
Stiamo portando avanti diversi progetti sociali, soprattutto con i bambini: se educhiamo loro al rispetto dell’ambiente, possiamo sperare in un futuro migliore. Interveniamo nelle scuole divulgando conoscenze esatte. Nelle mense utilizzano i nostri filtri e portano le proprie posate da casa, così da ridurre l’impatto e incoraggiare una buona abitudine. Un altro progetto a cui stiamo lavorando è in collaborazione con WWF. Durante un incontro abbiamo fornito dei dati sul plastic free, parlando sempre ai bambini. È importante sensibilizzare e dare il proprio contributo anche a livello sociale.
Noi siamo fortunati. Viviamo in una parte del mondo dove apriamo il rubinetto e abbiamo acqua potabile in abbondanza, calda e fredda. Tuttavia, è un privilegio che non tutti hanno: c’è chi si deve fare chilometri solo per un bicchiere d’acqua. Per questo motivo e per il fatto che negli anni sta diminuendo, dobbiamo impegnarci per evitare il più possibile gli sprechi: è una risorsa preziosa da preservare.
Per saperne di più e acquistare i prodotti puoi visitare il sito Aquasan
Se vuoi scoprire l’intervista completa, puoi vedere la live su Instagram o ascoltare il Podcast.
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