Il 3 giugno è stata la Giornata Internazionale della Bicicletta, un giorno per celebrare il mezzo di trasporto più ecologico che ci possa essere.
L’ONU ha istituito il World Bicycle Day nel 2018, forse il mezzo di trasporto il cui uso restituisce più vantaggi sia a livello fisico per chi pedala che per l’ambiente e le città. Sempre l’ONU, il 15 marzo ha decretato all’unanimità la bicicletta come uno strumento importante per il trasporto quotidiano e lo sviluppo sostenibile.
Benefici ambientali…
Secondo uno studio condotto a Oxford tra il 2014 e il 2016, se una persona usa regolarmente la bicicletta, preferendola all’auto eviterà l’emissione in atmosfera di 3,2 kg di CO2 in atmosfera. Un primo dato notevole per spingerci ad usare di più la bicicletta e ancor meglio a riflettere su come ci si muove in città: è davvero necessario usare l’auto per spostarsi di pochi chilometri? Secondo un altro studio, pubblicato su Science Direct una persona che usa regolarmente la bicicletta produce l’84% di anidride carbonica in meno rispetto a chi non ne fa uso.
La bicicletta è un ottimo esempio di ambientalismo pratico: è un mezzo di trasporto democratico chiunque la può usare e chiunque può imparare a usarla, l’unica fonte di energia da cui dipende sono le nostre gambe, non comporta alcun tipo di spreco, non inquina, è il mezzo più economico che ci sia. I vantaggi dell’uso della bicicletta incidono principalmente a livello locale, nelle nostre città. E se a volte ci si sente impotente di fronte all’enormità del surriscaldamento globale è proprio da quale dei nostri mezzi di trasporto ha le gomme più consumate che si da impulso al cambiamento. Se più persone usano la bici diminuiranno le emissioni inquinanti delle auto con ricadute benefiche sulla qualità dell’aria, quella stessa aria che respiriamo quando pedaliamo e che respira chiunque, animali e piante compresi.
…e non solo…Benefici sociali…
La bici è un mezzo di trasporto rivoluzionario. Quando fece la sua comparsa alla fine XIX secolo segnò un passo in avanti nel tortuoso percorso di emancipazione femminile, le donne infatti si rivelarono entusiaste nei confronti di questo nuovo mezzo di trasporto. Erano finalmente libere di poter andare ovunque in totale indipendenza. Come è prevedibile ciò comportò le occhiatacce del resto della società compresi medici che ne consideravano dannoso l’uso essendo, a loro dire, causa di disturbi nervosi e infertilità. Le donne non desistettero e innescarono piuttosto un circolo virtuoso, apportando così un cambiamento anche nella moda e nell’emancipazione. I vestiti della Belle Époque che indossavano le donne erano decisamente poco pratici per poter scorrazzare in bici ma il problema fu ben presto risolto: indossare i pantaloni. Anche in questo caso le donne attirarono la disapprovazione del resto della società ma ancora una volta vinsero. Il risultato di questo cambiamento radicale è chiaramente raffigurato in un quadro di Jean Béraud “Le chalet du cycle au Bois de Boulogne”.

…non finisce qui…Benefici urbanistici…
Al livello più generale di città i benefici saranno sotto gli occhi di tutt* e a beneficio di tutt*: centri abitati meno congestionati dal traffico con conseguenti risparmio di tempo e diminuzione dello stress. L’uso della bici più diffuso creerà un circolo virtuoso per la diminuzione dell’inquinamento acustico. Con meno auto sulla strada le città saranno più sicure e i luoghi pubblici saranno più fruibili per tutt*, in particolare per i bambini. Non da trascurare è l’impatto positivo indiretto che l’uso regolare della bici ha sul patrimonio storico-culturale in quanto tutti i monumenti saranno meno intaccati dalle polveri sottili prodotte dalle emissioni delle auto. Ed è proprio a livello delle città in senso sistemico che deve essere data un’ulteriore spinta al cambiamento. Spesso, infatti pur avendo voglia di andare in bici anche nei grandi centri si è bloccati dalla mancanza di piste ciclabili e in generale di infrastrutture adeguate e sicure dedicate alle biciclette. Pur essendo dunque assodato che noi abbiamo la responsabilità di usare la bicicletta è pur vero che è necessario un intervento a livello politico-amministrativo per poter incrementare la diffusione di questo straordinario mezzo di trasporto.
…ultimo ma non ultimo…Benefici per la salute
I benefici della bici a livello fisico e mentale hanno un effetto nel breve periodo ma hanno anche una funzione preventiva per alcuni tipi di malattie. Tra i più importanti troviamo gi effetti protettivi per il cuore, riducendo così il rischio di infarto e ipertensione. Inoltre aiuta a perdere peso e a mantenere il corpo tonico. Da non trascurare sono le ripercussioni a livello psicologico poiché pedalando si produce l’endorfina una sostanza che migliora l’umore. Osservare i miglioramenti a livello fisico aumenta anche la propria autostima, aiuta coloro che soffrono di insonnia e ci mette in relazione con gl* altr* e l’ambiente
Cosa aspettiamo? È ora di tirare fuori la bici e…pedalare!
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