Servizi ambientali e gestione del ciclo dei rifiuti urbani sono a rischio a causa della precarietà causata dallo scoppio della guerra in Ucraina; non esistono, infatti, le condizioni per mantenere la sostenibilità economica dei sistemi di raccolta e smaltimento. A dare l’allarme alcune delle più importanti associazioni delle imprese di settore (Alleanza Cooperative Italiane Servizi, Assoambiente, Confindustria Cisambiente e Utilitalia).
Dal carburante per i camion destinati alla raccolta all’energia necessaria per far funzionare gli impianti: i prezzi sono aumentati vertiginosamente, mentre la retribuzione delle imprese è rimasta congelata da contratti pubblici e privati.
Le associazioni di settore raccolgono le preoccupazioni delle aziende e chiedono a gran voce un intervento tempestivo da parte del Governo, rivolgendosi in particolare al premier Mario Draghi, e ai Ministri Daniele Franco, Roberto Cingolani e Giancarlo Giorgetti, rispettivamente a capo del Ministero dell’Economia, della Transizione Ecologia e dello Sviluppo Economico.
La situazione politica ed economica internazionale appare preoccupante, e gli effetti del rialzo dei costi delle materie prime e dell’energia stanno mettendo seriamente in difficoltà le imprese operanti nel campo della gestione dei rifiuti. A risentirne, in particolare, le attività di raccolta dove il carburante incide per il 15% del costo del servizio, ma anche le altre fasi del ciclo sono messe a dura prova.
Se il Governo non interverrà al più presto, c’è il rischio che le attività dei servizi ambientali si fermino e le conseguenze sarebbero gravissime sia sul fronte dell’igiene pubblica sia per le ripercussioni sulle politiche comunitarie riguardanti la sostenibilità.
Il decreto-legge appena varato con l’obiettivo di ridurre le conseguenze della guerra sull’economia del nostro paese, agisce in favore dei settori produttivi più colpiti dall’aumento dei costi energetici. Essenzialmente, si muove sul contenimento dell’aumento dei prezzi dell’energia e dei carburanti e offre presidi di tutela alle imprese nazionali.
Tuttavia, ogni settore industriale mostra peculiarità e problematiche proprie, per questo occorre intervenire in maniera mirata per non incorrere in un’emergenza ambientale di proporzioni smisurate.
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