Tra i progetti green in evidenza nel 2021 nell’ambito della riconversione circolare, di particolare interesse risulta quello sviluppato in Lombardia grazie all’accordo tra due importanti aziende: Milano Ristorazione, partecipata che dal 2001 gestisce mense nel settore scolastico e nelle strutture di accoglienza per anziani; e il Gruppo CAP, responsabile del servizio idrico integrato nei comuni della Città Metropolitana.
L’obiettivo dell’iniziativa è valorizzare i grassi di scarto provenienti dal centro di preparazione pasti di via Sammartini, a Milano, trasformandoli in energia termica ed elettrica per l’alimentare le attività dell’impianto di Robecco sul Naviglio. Nello specifico la mutazione degli scarti in biogas avviene attraverso un processo di fermentazione, ottenuto servendosi di biodigestori anaerobici, in genere utilizzati per convertire i fanghi di depurazione in energia.
L’operazione, della durata di due anni, è stata supportata dal Politecnico di Milano che ha analizzato i grassi impiegati attestandone il grado di biodegradabilità necessaria per essere sottoposti al trattamento a base di biodigestori. In più, semestralmente, verrà realizzato un Carbon footprint delle attività per valutare l’efficacia dell’iniziativa, facendo una stima dell’energia prodotta e dei livelli di CO2.
Nella fase di sperimentazione 100 tonnellate di materiale di scarto verranno trasportate presso il depuratore di Robecco con il proposito di aumentare la quantità e la varietà dei rifiuti alimentari da utilizzare, integrando quelli provenienti dai diversi centri di produzione di Milano Ristorazione.
La sfida è, certamente, ambiziosa e ha una posta molto alta: la sostenibilità del sistema alimentare dell’area milanese per consentire la piena integrazione dei depuratori locali all’interno dell’economia circolare urbana. Il successo del progetto si configura come un punto nodale nella realizzazione di uno sviluppo sostenibile del territorio che passi attraverso la decarbonizzazione e la transizione ecologica. Sfruttando gli scarti alimentari, infatti, i depuratori si trasformano in bioraffinerie destinate alla produzione di energia pulita. Dall’altra parte, sul versante alimentare, l’operazione si traduce nella promozione di un sistema basato sul rispetto ambientale e sulla lotta agli sprechi.
L’augurio è che sempre più aziende collaborino per imboccare la strada del riciclo e generare energia pulita in un sistema produttivo che metta al centro la tutela dell’ambiente.
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