Un anno di attesa in più per Expo 2020 Dubai. Le aspettative sono alte per la nuova edizione dell’Esposizione Universale che si terrà negli Emirati Arabi Uniti dal 1 ottobre 2021 al 31 marzo 2022.
Cosa sono le Esposizioni Universali?
Nate nell’Ottocento con il mero scopo di esaltare le innovazioni tecnologiche della propria nazione, oggi, i Paesi in mostra cercano di raggiungere un ambizioso duplice scopo. L’elemento del “vanto” rimane, tra i gruppi di connazionali che cercano con gli occhi il padiglione del proprio Paese, l’Expo diventa, allo stesso tempo, un’occasione da cogliere al volo per intraprendere relazioni con Paesi esteri. In sostanza, un’occasione per unire l’utile al dilettevole: inorgoglirsi e mettere in mostra le proprie eccellenze, mentre si lavora per stringere rapporti di dialogo, condivisione e cooperazione con altri Stati.
Organizzate ogni cinque anni in città sparse per il mondo. Quella del 2020 sarà la prima esposizione a essere organizzata in un Paese del Medio Oriente. Se siete, dunque, intenzionati a organizzare un viaggio, non potete non prendere in considerazione una visita a quella che può essere considerata una finestra sul mondo. Sei mesi all’insegna del “Connettere le menti, creare il futuro”: focus primario dell’Esposizione, in cui il tema della Sostenibilità è stato scelto come uno dei pilastri portanti, insieme a Opportunità e Mobilità.
Terra – The Sustainability Pavilion
Nel sito ufficiale dell’evento si legge: «We aspire to deliver one of the most sustainable World Expos ever».
Sforzo immane per gli organizzatori dell’evento per rispettare l’ambizioso obiettivo prefissato di rimanere il più possibile sostenibili, impegno richiesto anche ai Paesi partecipanti. Ad esempio, tutti gli edifici permanenti dell’Expo avranno pannelli fotovoltaici e sistemi di energia rinnovabile integrati.
E se volete immergervi in un sogno, Terra – The Sustainability Pavilion è quello che fa per voi. Qui tutto è disegnato per mostrare un’alternativa reale al consumismo e all’usa-e-getta: alberi fatti di pannelli che seguono il sole durante la giornata, un sistema di recupero che ha lo scopo di ridurre l’utilizzo di acqua fino al 75% e tante altre idee sostenibili.
Un luogo per chi vuole essere ispirato e vuole vedere con i propri occhi che un mondo 100% sostenibile non è fantascienza, ma frutto di duro lavoro. Menti geniali appartenenti a tutte le professioni, dal progettista all’architetto, hanno lavorato per ribaltare modelli di vita consumistici e mostrare un’alternativa.
Per questo, Expo 2020 Dubai rappresenta un’occasione per il singolo cittadino per imparare importanti lezioni di vita, sperimentare la forza delle nuove tecnologie, e come queste se utilizzate e applicate alla vita di tutti i giorni possano ridurre l’impatto ambientale della nostra generazione e di quella futura. Innovazioni tecnologiche e rispetto per la natura, un connubio da incoraggiare e promuovere.
Punti di riflessione
Tra i partner dell’evento che si impegnano a ridurre l’impronta ecologica emergono nomi di società che, a causa del loro settore di appartenenza, in passato, non sono spiccati per modelli di business sostenibili. Uno dei premier partner ufficiali è Pepsico, azienda leader nel settore del beverage. La società, secondo la lista stilata dal movimento globale Break Free From Plastic nel 2020, si colloca al terzo posto della classifica delle aziende che con i loro prodotti contaminano maggiormente l’ambiente.
Va ricordato, inoltre, che il termine sostenibilità ingloba l’attenzione riposta verso la comunità: comunità, che include la forza lavoro e il rispetto dei loro diritti. Tema caldo negli Emirati Arabi Uniti, soprattutto nel settore dell’edilizia.
La speranza di tutti è che le innovazioni presentate e gli impegni presi da Paesi e dai tanti partner possano superare i gate d’ingresso dell’evento, entrare nella vita di tutti i giorni, nelle nostre città e plasmare un nuovo pensiero in cui la sostenibilità passa dall’essere un semplice punto all’ordine del giorno di un’agenda politica alla normalità.
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