Le banane sono un alimento molto benefico, in quanto aiutano a combattere il colesterolo, a regolarizzare l’intestino, a migliorare l’umore e ad abbassare la pressione. La loro buccia, di solito, viene gettata, ma in realtà potrebbe essere molto utile per varie finalità.
Le bucce di banana sono state considerate per anni dei rifiuti inutilizzabili se non per il compostaggio, ma la designer svizzera Sarah Harbarth ha visto in loro del potenziale. Le ha trasformate in KUORI, un materiale sostenibile che consente di creare degli oggetti nuovi senza sfruttare ulteriormente l’ambiente.
Che cosa si può produrre?
Con KUORI si può produrre un’ampia varietà di articoli, ad esempio montature per occhiali, suole per le scarpe, cinturini per orologi e filamenti per stampanti in 3D. La versatilità di questo prodotto permette di creare oggetti originali eliminando l’utilizzo della plastica, fonte costante di inquinamento per il nostro Pianeta. Per quanto riguarda le scarpe, ad esempio, utilizzare una fonte di produzione biodegradabile permetterebbe di risolvere il problema delle microplastiche che si staccano quando si cammina per strada e, contestualmente, di dare una fonte di nutrimento al terreno che calpestiamo.
“Le aree di applicazione possono essere ancora più diversificate di queste. Un settore che non ho trattato è il design degli imballaggi o il design dei tessuti, ad esempio”, dichiara Sarah.
KUORI: un’idea in crescita
KUORI descrive il lavoro di ricerca di nuovi materiali dalle bucce di banana e le loro applicazioni nel senso dell’economia circolare: le bucce vengono lavorate, ampliando così il ciclo del frutto della banana e riducendo notevolmente gli scarti. Al momento KUORI non è ancora in fase di commercializzazione, poiché necessita di ulteriori finanziamenti per la ricerca. Per questo motivo, sarà disponibile un sito dove si potranno fare delle donazioni in favore del progetto.
L’idea di utilizzare le bucce di banana per produrre oggetti che solitamente vengono realizzati grazie alla plastica è nata presso l’Università delle Arti di Berlino. Il corso universitario consisteva nell’inventare nuovi materiali e la designer Sarah Harbarth ha deciso di utilizzare i rifiuti organici per realizzare un prodotto completamente naturale: la banana. Le banane rientrano tra i frutti più apprezzati al mondo. Ogni anno ne vengono mangiate mediamente 100 miliardi. È uno spreco, quindi, non utilizzare le loro bucce per creare dei nuovi prodotti completamente biodegradabili e non inquinanti.
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