“Quando parliamo di sostenibilità ci riferiamo ad azioni concrete, non a concetti astratti. La sostenibilità per noi non è solo intenzione. È azione.”
Così Altromercato definisce la sostenibilità.
Chi è Altromercato?
È la principale realtà di Commercio Equo e Solidale in Italia, nata verso la fine degli anni ‘80 dall’idea di tre giovani studenti decisi a creare una rete di commercio, trasparente, equa e solidale, che facesse interagire i produttori e i consumatori del Nord e del Sud del mondo.
Oggi è un’Impresa Sociale formata da 94 Soci e 225 Botteghe, che gestisce rapporti con 140 organizzazioni di produttori in oltre 40 Paesi. Ad essa sono legati migliaia di artigiani e contadini, il cui lavoro viene rispettato ed equamente retribuito, perché si basa su una filiera trasparente e tracciabile, che tutela i produttori, l’ambiente e garantisce la qualità dei prodotti.
Non c’è sostenibilità ambientale senza solidarietà sociale.
Per questo, dopo oltre trent’anni di lavoro svolto per garantire produzioni più sostenibili in ottica ambientale, sociale ed economica, Altromercato ha deciso di creare il primo dossier che fotografa l’impatto del Commercio Equo e Solidale e dei suoi produttori sulla sostenibilità sociale e ambientale, locale e globale. Un documento che racconta, con numeri e testimonianze, perché il Fair Trade sia una realtà fondamentale per la completa attenzione all’ambiente e ai diritti dei lavoratori.
“Avevamo la necessità di creare un racconto uniforme e aggiornato dedicato ai nostri partner produttori e al loro impegno per la sostenibilità”, afferma Alessandro Franceschini, Presidente di Altromercato. “Un racconto che ci permettesse di dar loro voce su come praticano e intendono l’essere sostenibili. È stata per noi un’ottima conferma constatare quanto stiamo tutti agendo per un miglioramento continuo e concreto, da realizzare assieme lungo tutta la filiera. Questo documento è unico e inedito perché descrive, grazie al contributo dei produttori, la sostenibilità ambientale, sociale ed economica delle organizzazioni partner di Altromercato in America Latina, Asia, Africa e anche in Italia. Un documento approfondito, arricchito da numerosi dati e testimonianze lasciate dai produttori per raccontare il loro impegno e come l’impegno influisca sulla vita delle comunità”.
Il campione coinvolge ben 61 organizzazioni in 28 Paesi del mondo, tra cui l’Italia, che si traduce in quasi 3.300 persone coinvolte direttamente perché parte dello staff delle organizzazioni, oltre 165mila produttori e ben oltre 617mila persone delle comunità in cui queste organizzazioni operano.
Le testimonianze del dossier tracciano il quadro di una sostenibilità «integrale» – come la definisce Fundemerca, organizzazione nata per favorire l’accesso al mercato dei piccoli produttori colombiani della regione Norte del Cauca in Colombia – ottenuta attraverso un ventaglio di pratiche sostenibili che agiscono insieme per una maggiore efficacia a beneficio dell’ambiente e delle persone.
L’idea di sostenibilità che emerge dal dossier è la stessa che intende e pratica Altromercato, per la quale fare commercio vuol dire mettere sempre al centro le persone, le comunità, il pianeta; creare valore e contemporaneamente distribuirlo; generare un impatto concreto a beneficio di tutti. La sostenibilità è azione, per questo Altromercato la definisce “agìta”.
In particolare, dall’analisi emerge che:
- Sostenibilità ambientale per i produttori vuol dire produrre biologico (82% delle organizzazioni – 50 su 61) o biodinamico e dedicarsi a diversi progetti che riducono l’impatto ambientale lungo tutta la catena produttiva, anche per chi non produce alimentari.
Vuol dire mettere in pratica i principi del Fair Trade con diverse azioni dirette alla lotta contro il cambiamento climatico.
- Sostenibilità sociale è imprescindibile dai principi del Fair Trade, per garantirla è fondamentale intraprendere azioni come l’impegno verso la parità di genere e l’empowerment femminile. Dai dati emerge che ben l’82% delle organizzazioni sostiene di applicare politiche di empowerment e parità di genere; l’80% riceve una pari retribuzione, segue il coinvolgimento delle fasce deboli della popolazione (come donne in difficoltà, persone con disabilità o immigrati) ed emerge ancora una volta come il Fair Trade garantisca migliori condizioni economiche e di vita dei lavoratori e delle loro comunità, un aumento del fatturato e migliore qualità del prodotto.
Grazie a questo fondamentale documento, i produttori con le loro parole, ma soprattutto con il loro agire, raccontano il lato umano della sostenibilità, fatta di diritti, di uguaglianza, di supporto per le donne, di sostegno per i giovani, di famiglie e comunità, di solidarietà verso gli altri e verso chi è maggiormente in difficoltà.
Il tema dell’ambiente e della protezione della terra si lega fortemente a quello della lotta ai cambiamenti climatici, problematica molto viva e attuale che i produttori si trovano ad affrontare in prima persona. Lo sviluppo economico, il lavoro, l’accesso al mercato e la lotta alla povertà sono considerati fondamentali per una sostenibilità completa.
Ma un mondo sostenibile si crea insieme. Per questo Altromercato ha chiesto ai produttori che cosa consiglierebbero a un consumatore italiano per adottare delle scelte quotidiane sostenibili. Sostenibili davvero per tutti, per l’ambiente e per le persone. La domanda è stata posta per arrivare fino a chi sta al capo finale della filiera, per far interagire chi con le mani e il cuore crea e chi con le mani e il cuore accoglie e sceglie i prodotti.
Fundación Chankuap, ONG basata nel Sud-Est dell’Ecuador, alla domanda ha risposto così: “Considera il prodotto per i suoi “valori”: funzionali, culturali, ambientali, economici. I piccoli produttori sono, e siamo, capaci di produrre beni di qualità, salvaguardando e curando l’ambiente; rispettando e valorizzando l’essere umano e dando opportunità ai più piccoli, ai marginalizzati, che sono i più numerosi al mondo. Scegli di sostenerli, solo in questo modo si può ottenere il cambiamento e costruire un mondo più giusto ed equo, per tutti”.
Qui il dossier completo.
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