La Pedemontana Veneta è un’opera sicuramente molto discussa ma introduce delle importanti novità in tema di sostenibilità. La Superstrada a pedaggio collegherà la città di Montecchio Maggiore, Thiene, Schio, Bassano del Grappa e la provincia nord di Treviso.
Molte arnie lungo la rete autostradale
La Pedemontana verrà anche chiamata “autostrada delle api” come annunciato dal Presidente della Regione Veneto Luca Zaia il giorno dell’inaugurazione della nuova rete autostradale. Con le associazioni di apicoltori verranno realizzate delle essenze e piantati particolari tipi di alberi che serviranno a richiamare e a nutrire le api lungo tutto il tratto autostradale. Sia per tale scopo, sia per ridurre il rischio della loro estinzione, verranno anche aggiunte delle arnie per agevolare le api a colonizzare tutta l’area. Le api fungeranno da sentinelle di supporto ai sistemi più tradizionali per monitorare la qualità dell’aria. Viene, quindi, monitorato il rapporto inquinamento-api. Un aumento dello smog causato dal traffico stradale andrà a provocare una diminuzione della quantità di api e viceversa. In questo modo, è possibile mantenere un controllo costante del territorio in relazione all’inquinamento.
L’importanza delle api per l’ambiente
Le api sono insetti molto importanti e utili per il mantenimento della biodiversità, perché attraverso l’impollinazione aiutano a regolare l’ecosistema. È grazie all’impollinazione che il processo naturale di rigenerazione delle piante riesce a funzionare bene. Senza l’impollinazione non ci sarebbero più germogli, senza i quali il Pianeta diverrebbe arido e con poche sostanze nutritive.
La pioggia ripulita diverrà acqua per il sistema idrico del territorio
Per la realizzazione della Pedemontana viene dimostrato l’interesse verso l’ambiente anche utilizzando un asfalto drenante. In caso di pioggia, l’acqua viene assorbita dall’asfalto e viene depositata in alcune vasche poste sotto il manto stradale. In seguito, l’acqua viene filtrata e ripulita per poi essere rilasciata nelle falde e nel sistema idrico del territorio.
Gallerie con illuminazione sfumata
Un’attenzione ulteriore è stata data all’impianto di illuminazione delle cinque gallerie artificiali della rete autostradale. Per evitare l’effetto abbagliamento al momento dell’uscita dalla galleria verrà installato un sistema di illuminazione sfumata per far abituare l’occhio alla maggiore luminosità.
C’è chi sostiene non sia un’infrastruttura sostenibile. Vediamo perché!
Innanzitutto, il costo di realizzazione è pari a 2.391 milioni di euro, di cui 300 provengono dalla Regione Veneto e altri 600 dai finanziamenti dello Stato. Poi la vastità dell’opera, che va ad intaccare un’area verde che finora era rimasta incontaminata dalla costruzione di stabilimenti, industrie e infrastrutture di cui la regione è piena. È previsto, inoltre, un flusso di traffico inferiore a quanto era stato ipotizzato in precedenza, da 33.000 a 18.000 veicoli giornalieri. La contrarietà ricade anche sul prezzo, che sarà il doppio di quello dell’autostrada A4. Quando entrerà in funzione, i cittadini del Veneto dovranno pagare per 39 anni alla SIS, l’impresa appaltatrice, una quota annuale pari a 153€ +IVA come canone d’affitto.
Però i benefici o gli svantaggi effettivi li scopriremo solamente tra qualche anno. La conclusione della nuova rete autostradale è prevista per il mese di settembre 2022 dopo un decennio laborioso che ha mostrato non poche difficoltà per il completamento dell’opera.
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