Oggi 5 giugno è la giornata mondiale dell’ambiente, istituita dall’ONU nel 1972 per ricordare la Conferenza sull’ambiente tenutasi a Stoccolma tra il 5 e il 16 giugno di quello stesso anno.
L’Environment Day ha l’obiettivo di sensibilizzare ed incitare il mondo intero a tutelare l’ambiente in cui viviamo, la casa di tutti noi.
Esistono mille modi per celebrare quest’importante giornata, per esempio fare plogging (che consiste nel raccogliere rifiuti mentre si corre), oppure acquistare un capo d’abbigliamento realizzato in totale rispetto per l’ambiente, oppure spostarsi in bicicletta anziché in macchina.
Tuttavia, lo scopo di questa giornata non deve essere “faccio un sacrificio per l’ambiente solo per oggi”, bensì deve essere quello di spingere ciascuno di noi verso una cultura più sostenibile. Per farlo serve un mezzo forte, capace di esercitare un impatto emotivo non indifferente e il cui messaggio rimanga impresso nella mente delle persone. In concreto? Il cinema.
Un film, grazie al potere dell’animazione, è il tool più travolgente in assoluto. Con i suoi contenuti visual una buona pellicola è in grado di “rubare” chi guarda, anche per un lungo tempo, e di “lavorarsi” la sua sensibilità. E lo spettatore si fa sottrarre volentieri. Quando dobbiamo leggere un articolo e vediamo che la durata di lettura stimata è di oltre 10 minuti lo skippiamo all’istante e ne cerchiamo uno più corto. Con i film no: una volta che titolo e teaser ci convincono, automaticamente premiamo play, senza badare nemmeno alla durata.
Le pellicole ispirate alla Terra
Ecco quindi quattro pellicole a tema ambiente, alcune basate sul rapporto uomo-natura e altre vere e proprie lenti d’ingrandimento che ci offrono un’immagine ingrandita dei disastri ambientali causati dall’uomo, a cui possiamo dedicare un po’ del nostro tempo oggi:
- Into the wild – nelle terre selvagge (2007), di Sean Penn
Una fuga dal benessere quotidiano; un distacco da materialismo e consumismo; un viaggio alla ricerca della propria identità. Into the wild, ispirato alla storia vera di Christopher McCandless, ci trasporta in luoghi incontaminati, vasti, facendoci travolgere dal fascino seducente della natura.
- Avatar (2000), di James Cameron
Il pianeta Terra è ormai distrutto e privo di risorse; gli umani, quindi, guardano al pianeta Pandora come nuovo giacimento di energia da cui attingere. Gli abitanti di Pandora, tuttavia, non restano a guardare: infatti, difendono la loro casa con tutte le loro forze, dimostrando agli uomini che non potranno mai avere la meglio sulla Natura.
PS: per la produzione di Avatar 2 il regista Cameron ha optato per l’utilizzo di energia solare!
- Seaspiracy (2021), di Ali Tabrizi e Kim Andersen
Il documentario shock contro la pesca e la distruzione dell’uomo degli oceani e mari.
“Questo film trasformerà radicalmente il modo in cui pensiamo e agiamo sulla conservazione degli oceani per sempre. È ora che concentriamo le nostre preoccupazioni ecologiche ed etiche sui nostri mari e sui suoi abitanti. Questa è una nuova era per il modo in cui trattiamo l’habitat più importante della terra”, afferma Ali Tabrizi, attivista oceanico e regista di Seaspiracy.
- Newtopia (2021), di Audun Amundsen
Premiato come migliore documentario al Riff 2021, Newtopia è stato girato dal Audun Amundsen, un viaggiatore partito dalla Norvegia alla ricerca di un mondo utopico, che ritrova nel cuore della giungla indonesiana. Lì gli abitanti conducono uno stile di vita puro e incontaminato. Adun stringe una profonda amicizia con lo sciamano Pamka. Il giovane viaggiatore affianca per 15 anni il percorso di Aman verso la modernità: lo sciamano vive in una capanna con la sua famiglia, senza soldi ed elettricità e caccia le scimmie con arco e frecce. Un aeroplano che solca il cielo simboleggia l’avvicinarsi della modernità.
L’ambiente è arte
Il cinema è un ottimo megafono attraverso il quale far parlare la Terra malata. Cinema è arte e, in quanto tale, è il linguaggio per divulgare argomenti cruciali. E a proposito di arte, sono significative, specie in questa giornata, le parole di Andy Warhol, il re della pop art: “Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare”.
Tornando ai quattro film sopra citati… buona visione!
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