Luogo di partenza: pianeta inquinato – Destinazione: pianeta più pulito.
Google Maps, il taxista personale di ciascuno di noi, il vero conducente di ogni nostro viaggio, decide di abbandonare il color “giallo taxi” (o “bianco taxi” se pensiamo all’Italia) per rimpiazzarlo con un bel verde acceso. Ecco che anche l’app di assistenza alla navigazione per eccellenza diventa sostenibile.
Il Colosso di Mountain View ha recentemente annunciato che lo stradario tecnologico sarà arricchito con vari nuovi servizi. Ma la grande rivoluzione sta nel modo in cui Big G ci porterà a spasso: a seguito dell’ultimo aggiornamento, la piattaforma non ci fornirà più il tragitto percorribile nel minor tempo possibile, bensì quello più “green”. Perciò G Maps stravolgerà la sua filosofia, costruendola attorno al concetto di “qualità” e non più di “quantità”.
In che cosa consisterà il nuovo Google Maps?
La versione aggiornata sbarcherà in primis negli USA e verrà in seguito rilasciata a livello globale. Il cuore di questa nuova versione sarà proprio la predilezione di tragitti ecosostenibili.
In dettaglio, la piattaforma:
- Indicherà il percorso dal minor impatto ambientale, ovvero quello che prevede una minor emissione di CO2 prodotta durante lo spostamento;
- Rileverà l’inquinamento atmosferico, ossia fornirà dettagli sulla qualità dell’aria presente nel luogo di arrivo;
- Segnalerà le zone a basse emissioni (LEZ), vale a dire quelle aree vietate a determinati veicoli perché troppo inquinanti.
Inizialmente la rivoluzione dello stradario tecnologico non sarà troppo invasiva. G Maps, infatti, ci indicherà automaticamente il percorso più sostenibile solamente nel caso in cui questo preveda un tempo di percorrenza pari a quello stimato per il percorso più rapido. Nell’eventualità che le due versioni del tragitto fossero tanto dissimili, Maps ci proporrà entrambi i percorsi, segnalando però con una foglia verde quello meno impattante sull’ambiente. In tal caso, spetterà a noi la scelta.
La versione pionieristica statunitense si baserà sui dati forniti dal National Renewable Energy del Dipartimento dell’Energia degli USA per calcolare il consumo di carburante previsto, l’inclinazione della strada da percorrere, la congestione del traffico e quindi, in breve, il percorso più ecocompatibile.
Ove mai la circolazione nella zona da raggiungere fosse interdetta, G Maps ci proporrà un percorso diverso o addirittura un mezzo di trasporto alternativo. L’obiettivo è quello di fornire al suo “pubblico” una visione più completa di tutte le possibili modalità per raggiungere la meta prescelta.
G Maps in lotta contro la crisi ecologica.
Google Maps punta ad impattare sulle abitudine di spostamento delle persone.
La nuova versione sostenibile della piattaforma non poteva giungere in periodo storico migliore di quello che stiamo vivendo oggi: infatti, la pandemia globale ha messo in pausa il mondo per un po’, riscandendone totalmente i ritmi.
Gli spostamenti delle persone, come ben noto, sono calati drasticamente, per ovvie ragioni, ed insieme a loro sono scesi anche i livelli di inquinamento; grande traguardo quest’ultimo in termini ecologici e soprattutto enorme sollievo per il pianeta Terra.
Maps non vuole annullare questo “obiettivo raggiunto”; di conseguenza decide di entrare in azione e convertire i suoi user ad un cambio di prospettiva: più consapevolezza e amore per l’ambiente.
La sua destinazione preferita? Un pianeta più pulito. E dato che Google Maps non sbaglia mai e “ha sempre ragione”, ascoltiamolo anche questa volta!
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