Sappiamo che il cambiamento climatico minaccia habitat e risorse naturali, che ha la forza per seccare la terra, incenerire foreste, erodere coste, sciogliere ghiacciai e prosciugare laghi; ci preoccupiamo per gli animali, perché molti di loro sono a rischio estinzione, e per la vegetazione, perché potrebbe non essere in grado di adattarsi, però raramente consideriamo i pericoli a cui saranno sottoposte le nostre vite, la nostra storia e la nostra cultura.
E invece il cambiamento climatico è una minaccia anche per il nostro Passato. L’innalzamento degli oceani, la crescita delle temperature, il moltiplicarsi di eventi estremi come tempeste e inondazioni non risparmiano il nostro patrimonio storico e culturale.
Londra
I problemi dei Paesi Bassi con le maree sono noti in tutto il mondo, meno diffusa è la notizia che da qualche decennio anche i londinesi affrontano le stesse difficoltà. Nella parte est della città, quella rivolta verso la foce del Tamigi, Londra è protetta da una barriera: è chiamata “The Thames Barrier”, la Barriera del Tamigi, e fu costruita nel 1983 per difendere siti storici come la Torre di Londra e l’Abbazia di Westminster dalle inondazioni. Siccome le volte in cui la barriera viene chiusa sono registrate per fini statistici, con un’occhiata ai numeri e qualche semplice somma è possibile concludere che: negli anni ‘80 fu utilizzata solamente quattro volte, negli anni ‘90 ventinove, nel primo decennio del nuovo millennio ottantatre, e dal 2010 al 2020 settantanove. Magari una relazione con l’innalzamento degli oceani si trova.
New York City
Nel 2012 l’uragano Sandy si abbatte sulla Grande Mela. Il 75% della Statua della Libertà risulta allagato, non ci sono crolli ma l’infrastruttura riporta danni molto seri. Il sistema di regolazione della temperatura del museo dell’immigrazione di Ellis Island cede, migliaia di documenti e oggetti sensibili alle variazioni termiche sono evacuati. La Storia di milioni di persone rischia di andare persa.
Venezia
Ormai ogni inverno la città è a rischio catastrofe. Di per sé l’arrivo dell’acqua alta sarebbe normale, il problema è che negli ultimi anni il fenomeno si verifica con maggiore frequenza. Come a Londra, anche a Venezia c’è chi riempie tabelle per stimare trend: in futuro si prevedono inondazioni. Anche in questo caso il cambiamento climatico è il principale indiziato.
Isola di Pasqua
L’Isola è casa dei famosi Moai, gigantesche Statue di pietra dalle fattezze umane. Ce ne sono circa 900 e sono disposte lungo la costa. Il problema è sempre lo stesso: gli oceani si alzano; scogliere e spiagge vengono risucchiate; le statue spariscono. Certo, si possono sempre impacchettare e spedire in qualche museo, però significa rinunciare a scenari come questo
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