Si tratta di una nuova tendenza tra i marchi di moda popolari, incentrata su prodotti in cotone biologico economico.
Collezioni “sostenibili” con marchi propri aspirazionali come “Wear the change” di C&A, “join life” di Zara o “CONSCIOUS” di H&M offrono moda a buon mercato e una coscienza ambientale pulita.
La rivoluzione del cotone biologico
I marchi di moda stanno capitalizzando sul fatto che i consumatori sono interessati ad acquistare articoli prodotti in modo equo ed ecologico. Il cotone biologico è sicuramente un passo nella giusta direzione, perché nella sua produzione non è possibile utilizzare né modificazione genetica né pesticidi sintetici.
Dal lancio della sua campagna “Detox My Fashion” nel 2011, Greenpeace si è assicurata l’impegno di circa 80 aziende globali nel settore della moda per eliminare le sostanze chimiche pericolose entro la fine di quest’anno.
Il vero problema è quello della quantità
Anche se i grandi marchi della moda volessero andare oltre verso una produzione veramente sostenibile, le attuali abitudini di consumo lo renderebbero quasi impossibile. Il vero problema è che vengono prodotti troppi vestiti. Secondo uno studio di Greenpeace del 2015, solo nei guardaroba tedeschi ci sono più di cinque miliardi di capi di abbigliamento.
C’era una volta…
L’industria della moda deve abbandonare la produzione e orientarsi verso la “fornitura di servizi”.
Ci sono già alcuni esempi di questo: marchi di outdoor che offrono prodotti per la riparazione, aziende di jeans che vendono articoli di seconda mano insieme a paia nuovi e prodotti in modo sostenibile. Anche il sito web del gigante del fast fashion H&M ora offre consigli su come prendersi cura e riparare i vestiti.
Ma per avere successo, questo cambiamento avrebbe bisogno che i consumatori salissero a bordo.
Significherebbe “acquistare meno articoli e di più lunga durata, riparare indumenti danneggiati e scegliere di acquistare di seconda mano.”
Forse allora, la sostenibilità nella moda potrebbe essere più di una semplice tendenza.
Irene dice
Ottimo articolo! In molti non sono a conoscenza della nuova tendenza della moda sostenibile, per tanto è bene che se ne parli! Oltre alle numerose significative informazioni, questo articolo offre sicuramente interessanti punti di riflessione!
GOOD JOB!
Daniela dice
In un mondo dove la sovrappopolazione sta causando l’esaurimento delle risorse naturali, questo mi sembra un piccolo passo per preservarne la loro quantità limitata. D’altro canto sarebbe opportuno che personaggi dello spettacolo e influencer promuovano queste iniziative e generalmente che se ne parli di più
Estefania dice
Articolo veramente interessante! In una realtà in cui siamo avvolti dal consumismo è assolutamente necessario cercare delle giuste alternative, e questo articolo offre degli ottimi spunti per noi consumatori, che, nel nostro piccolo possiamo facilmente mettere in pratica e contribuire alla salvaguardia del nostro ecosistema.
Grazie per le info, ottimo lavoro!
Leo dice
Brava Elisa, se vogliamo conservare questo pianeta,dobbiamo guardare ogni sfaccettatura del problema ecologico.
Mariella dice
Spunti interessanti su come cambiare ottica e assumere un atteggiamento più attento, affinché il rispetto e la cura dell’ambiente si traduca in un mondo più vivibile e pulito per le generazioni future. Complimenti per l’articolo, Elisa.
Grazia dice
Penso che si parli ancora poco delle soluzioni green nel settore dell’abbigliamento. Tutti dobbiamo fare di più. Non abbiamo più scuse. Grazie per le info
Daniela dice
Bellissimo articolo!
Angelika dice
Sehr interessanter Artikel
Danke Elisa