Anche Amazon, azienda dalle dimensioni mastodontiche e simbolo internazionale del commercio online del ventunesimo secolo, ha sviluppato una coscienza green e si sta ponendo degli obiettivi davvero temerari per il futuro.
Il The Climate Pledge nasce il 19 settembre 2019 dall’unione tra Amazon e Global Optimism; è un ideale per il futuro, una promessa che il colosso di Jeff Bezos si impegna a rispettare.
La missione di Bezos
Un progetto che ha davvero dell’incredibile, pioniere di una missione che rimarrà nella storia: raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi entro il 2040, anziché nel 2050 come stabilito nell’Accordo di Parigi, ovvero 10 anni in anticipo rispetto a quanto emanato.
L’Accordo di Parigi entra ufficialmente in vigore nel novembre 2016 e unisce tutte le nazioni sotto allo stesso obiettivo comune: la sostanziale riduzione delle emissioni di CO2 per il contenimento della temperatura media globale al fine di migliorare l’impatto sul cambiamento climatico.
Ad oggi, 189 su 197 Stati hanno aderito alle condizioni del patto.
Amazon ha seguito le disposizioni dell’Accordo fin dalla sua pubblicazione e si è prefissata di raggiungere il suo obiettivo grazie a queste strategie:
Shipment zero
Il cambiamento parte dalle modalità di spedizione. Si lavora con lo scopo di portare il 50% delle spedizioni ad impatto CO2 pari a zero entro il 2030. Come?
- Il packaging diventa totalmente sostenibile ed i contenitori riutilizzabili
- Acquisto di veicoli elettrici. Si parla di 100mila auto elettriche per la consegna dei pacchi, 10mila dei quali saranno in funzione già dal 2022. Si vocifera che Amazon stia pensando all’acquisto dei SUV e pick-up del brand Rivian, giovanissima azienda statunitense fondata nel 2009 progettatrice ed ideatrice di veicoli sostenibili unici nel mercato.
Si stima un risparmio di 4 milioni di tonnellate di carbonio per anno per il solo utilizzo di auto elettriche.
Investimenti nell’economia circolare
Investimenti nel settore dell’energia rinnovabile, eolica e solare. Recentemente in Irlanda, Svezia e USA, Amazon, tra il 2020 ed il 2021, acquisterà una parte di energia prodotta dai diversi parchi eolici delle zone. Si tratta di un totale di 229 MW di energia rinnovabile dei quali beneficerà l’impianto globale Amazon Web Service. Già dal 2015, però, Amazon aveva iniziato ad investire in questo tipo di energia con Amazon Wind Farm Us East, un impianto eolico di 208 MW nel North Carolina. Agli impianti eolici, poi, si sono aggiunti anche i pannelli fotovoltaici presenti, oggi, su 54 tetti. Si contano complessivamente più di 70 progetti di questo tipo sotto il controllo del colosso della logistica, in continua espansione.
Investimenti a protezione della natura
Il terzo impegno preso da Amazon è la promessa di investimenti volti anche ad aiutare altre aziende al raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi dell’abbattimento del tasso di anidride carbonica.
- 100 milioni di dollari in organizzazioni ambientali di beneficenza. Collabora con The Nature Conservancy e sostiene l’impresa Right Now Climate Fund per sviluppare e promuovere rimedi sostenibili a lungo termine per il pianeta e le comunità.
- 2 miliardi di dollari, invece, andranno a sostegno dello sviluppo di tecnologie zero-carbon. Si tratta del Climate Pledge Fund, un fondo finanziato direttamente da Amazon per tutte le aziende che andranno ad ideare prodotti o servizi a basse emissioni di CO2, indipendentemente dal settore
Pare che Amazon sia decisa a rispettare la promessa fatta al pianeta, nonostante tutte le difficoltà che può comportare la complessità gestionale di un’azienda con:
- 175 sedi nel mondo in costante espansione
- 840.000 Dipendenti
- 150 milioni di utenti
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