Puntuale come ogni anno, anche questa estate, è tornato il dramma degli incendi boschivi, nel mondo e in Italia. Il caldo torrido, la siccità e il vento forte dei mesi estivi contribuiscono a creare un clima ideale all’innesco degli incendi. Al clima si aggiungono le ecomafie, la speculazione edilizia, il comportamento incivile dell’uomo, l’incuria e la totale mancanza di rispetto nei confronti della natura. Gli incendi dolosi sono tragedie prevedibili ma ancora sottovalutate, in quanto spesso i colpevoli rimangono impuniti e non vengono effettuati interventi per far ripartire la crescita dei boschi danneggiati.
Molto spesso viene dimenticato il valore inestimabile che possiedono i boschi in Italia. Occupano ben il 30% della superficie della penisola e comprendono una grande varietà di specie differenti, che nel corso degli anni si sono adattate ai diversi tipi di clima che caratterizzano il Paese. Inoltre, i boschi sono l’habitat naturale di molte specie animali. Il patrimonio forestale italiano quindi, costituisce una ricchezza per l’ambiente, l’economia e per la conservazione della biodiversità e dell’equilibrio del territorio.
Purtroppo però è davvero questione di poco perdere questo patrimonio, ed è molto difficile riuscire a intervenire e spegnere le fiamme in breve tempo una volta che l’incendio è divampato. Secondo Legambiente, dal 2016 al 2018, sono state accertate in Italia 13.219 infrazioni tra incendi dolosi, colposi e generici, con 1.280 denunce, 57 arresti e 355 sequestri. Durante lo stesso arco di tempo, dal 2016 al 2018, nella penisola sono bruciati 182.806 ettari di superficie, boscata e non. Dati allarmanti se si pensa alle conseguenze a lungo termine che provocano.
Infatti dovranno trascorrere circa 100 anni affinché si ripristinino i danni causati alle varie e spesso specie uniche presenti nei molteplici boschi italiani. Per non parlare delle conseguenze per il suolo, il quale, in caso di piogge intense, potrebbe favorire dissesti e frane.
Il presidente di Legambiente Stefano Ciafani ricorda l’importanza di una prevenzione più mirata ed efficace, da parte delle Regioni e degli organi competenti. Per un disastro come l’incendio è fondamentale cercare in tutti i modi di evitare che venga appiccato, poiché una volta divampato, i danni sono piuttosto difficili da arginare. Invece, per quanto riguarda la normativa, ci si può appellare alla legge 68/2015 che ha introdotto gli ecoreati nel codice penale, come il delitto di incendio doloso e, nei casi più gravi, il delitto di disastro ambientale.
Indubbiamente, per evitare almeno gli incendi dolosi, ognuno può contribuire adottando semplici regole:
- non gettare a terra mozziconi di sigaretta ancora accesi;
- accendere fuochi solo nelle aree attrezzate;
- non gettare a terra rifiuti (che oltre ad essere inquinanti, possono essere un pericoloso combustibile);
- fare attenzione nel bruciare residui agricoli;
- evitare che la marmitta dell’auto parcheggiata sia a contatto con l’erba secca
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